L’anno scorso, appena terminato il Tex “Sfida nel Montana” mi è stata commissionata dalla Sergio Bonelli Editore una variant cover per l’uscita speciale al festival di Lucca Comics & Games. Non conoscevo il personaggio Morgan Lost e ho dovuto studiarmelo un po’, francamente ho fatto una certa fatica a interpretarlo: sarebbe stato per me molto più facile realizzare un Dylan Dog o un Nathan Never di cui sono stato fan e lettore per molti anni, di Morgan Lost non avevo letto nemmeno un albo, benché apprezzi da anni il talento di Claudio Chiaverotti… In questo post ne potete scoprire tutte le fasi di lavorazione.
(colori di Matteo Vattani)
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Idee
Dopo aver letto la storia butta giù di istinto tutte le sollecitazioni visive possibili per una copertina. Amo realizzare questi “rought” in formato “francobollo” o “thumbnail” : 4-6 cm al massimo. Questa dimensione striminzita ti permette di concentrarti sull’impatto generale dell’immagine senza perderti in inutili dettagli. Inoltre questa dimensione ti permetterà di immaginare come apparirà la tua copertina tra i thumbnail online (amazon etc)
morgan-lost-bozze-copertina-di-giulio-de-vita
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Bozze
Una volta che l’editore ha fatto la sua scelta sull’idea, faccio uno schizzo “lay out” più approfondito, anche in questa fase possono emergere dubbi e modifiche sugli elementi presenti nell’immagine. È bene anche in questa fase rimanere abbastanza apporssimativi e non perdere tempo inutilmente nel realizzare dettagli che potrebbero essere poi modificati o addirittura cancellati. In questo caso infatti, dopo aver realizzato il layout ho deciso in comune accordo con l’editore ci cambiare soggetto.
In realtà la prima scelta è stata un’altra da quella che poi è diventata la definitiva
Non soddisfatto, ho fatto altri tentativi
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Matita
Finalmente si giunge a una decisione più delineata, lo schizzo a matita su un foglio di brutta. Personalmente non amo mai fare le matite molto definite perché amo lasciare al mio lavoro una parte importante di creatività all’inchiostratura. Realizzare le matite su un foglio di brutta permette di posizionare meglio gli elementi della composizione in fase di ricalcatura (attraverso tavolo luminoso) senza il rischio, in caso di errore di dover cancellare e rifare da zero parti di disegno in caso di errore o ripensamenti.
Finalmente un’idea convincente prende forma, anche se la parte destra è ancora debole
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Inchiostratura
Dopo aver ricalcato a matita su un cartoncino di bella, passo all’inciostratura che realizzo progressivamente, perfezionando via via il disegno a matita. Per l’inchiostratura uso un po’ di tutto: dai pennarelli ai pennini ai pennelli. Senza disdegnare, a seconda della necessità o dell’estro, tecniche alternative come trucchi hiliner, penne stilografiche, lamette o altro: è bello concedersi, quando possibile, alla sperimentazione.
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Ho realizzato su carta le due parti della cover su due tavole distinte che poi ho assemblato al computer
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Acquisizione digitale
Terminata l’inchiostratura, sgommo il disegno con gomma pane (che non lascia trucioli) e acquisisco digitalmente l’immagine tramite lo scanner. Dopo l’acquisizione procedo alla pulizia (clean up) dell’immagine ed a eventuali correzioni di imperfezioni.
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Dopo tanto penare il disegno è terminato e dopo scansione e clean up spedito nelle sapienti mani del colorista
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Suggerimenti per colorazione
Mi piace dare delle indicazioni di massima al colorista giusto per dargli un’idea precisa dell’atmosfera dell’immagine, ma non soffocargli la creatività con inutili dettagli.
Una rapida indicazione di atmosfera per concedere al colorista una direzione, ma senza restringere il suo campo creativo
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Revisione colore
Fase intermedia di della colorazione per trovare il giusto connubio tra atmosfera e leggibilità. Inizialmente avrei voluto toni più scuri, ma l’esperienza di Matteo Vattani mi ha convinto a tonalità più chiare che in stampa rendono meglio.
Fase intermedia di della colorazione per trovare il giusto connubio tra atmosfera e leggibilità. Inizialmente avrei voluto toni più scuri, ma l’esperienza di Matteo Vattani mi ha convinto a tonalità più chiare che in stampa rendono meglio
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Consegna
L’immagine finita viene consegnata all’editore che procede all’impaginazione. È bene che l’immagine abbia dei margini di abbondanza sufficienti per poter posizionare bene l’immagine sulla grafica
Ed ecco la versione finale fornita all’editore per impaginazione e stampa.
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