Nel 2004 fui contattato dalla Disney per creare assieme al bravissimo Francesco Artibani, una nuova serie a fumetti. Sull’onda dell’inatteso successo delle Witch, che dimostrava l’esigenza e la ricettività di una fascia di pubblico preadolescente femminile, la casa editrice decise di mettere in produzione un progetto che potesse soddisfare l’esigenza dell’equivalente fascia di pubblico maschile.
Purtroppo l’esito di questo progetto non è stato dei più felici, io e Artibani abbiamo perso quasi subito il controllo artistico del progetto e la serie è naufragata a un solo anno dal lancio, ma di questa esperienza mi resta comunque un ottimo ricordo di un team artistico di grandissima levatura e del lavoro di concept che ancora oggi ritengo molto valido. Ecco la classifica dei miei 7 personaggi di Kylion preferiti.
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Raiden
©GiulioDeVita
Parsonaggio pieno di sfacettature, dal forte potenziale fisico ma tarato caratterialmente dal alcuni conflitti interiori, è il personaggio che più mi intrigava disegnare per la sua imprevedibilità.
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Cole
©GiulioDeVita
Tratti somatici nipponici, legati alle sue abilità di hacker, simpatico, saggio ed equilibrato, con il punto debole di un fisico esile, che però non lo limitano in gesti coraggio nelle scene d’azione.
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Mita
Mi interessava il lato sexy e ingenuo di questa ragazza latina, la sua carnalità inconsapevole è un elemento di innovazione nell’universo fumettistico disney.
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Calliope
Calliope il personaggio più mistico sovrannaturale e introspettivo del gruppo, molto interessante e fondamentale per offrire alla serie slanci oltre il solo genere fantascientifico per la sua capacità di muoversi nel campo del soprannaturale.
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Zog
Concepito pensando a un mix tra Highlander e Braveheart trovo che sia un personaggio esteticamente molto interessante, che poteva essere usato per scene d’azione molto-molto dinamiche e dare al fumetto italiano una giustificazione narrativa per realizzare scene dal taglio supereroico e soddisfacendo i palati maschili più esigenti oltre ad aprire la serie a un pubblico d’oltreoceano abituato a “botte da orbi”. Purtroppo il potenziale di Zog è rimasto inespresso relegandolo un po’ a ruolo di “pennellone” spaesato.
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Erin
Anche se dietro il suo apsetto di bella e un pochetto giuliva si celasse molto di più, non c’è stato lo spazio per questo personaggio di infrangere li cliché in modo sufficientemente convincente.
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Tanner
Il leader del gruppo purtroppo non ha avuto il tempo di esprimersi a pieno, facendo trasparire di se solamente la parte meno simpatica e interessante del suo carattere, e cioé quella del senso di responsabilità che pesa sul suo modo di essere.
Le caratterizzazioni di questi personaggi devono ovviamente molto al talento di Francesco Artibani che ha definito eccellentemente i profili psicologici e etnico-somatici in un esemplare connubio tra iconografia e originalità al quale ho cercato di aggiungere un tocco di innovazione con uno stile che dopo l’apertura a forme “giapponesizzanti” delle Witch, a una più americana (a dire il vero anch’esse già influenzate dai tratti nipponici).
Di grande ispirazione è stato per me “Out There” dell’apprezzatissimo Humerto Ramos. Nella ricerca dei caratteri ricordo che mi sono gettato nello studio dei gusti e delle mode e degli atteggiamenti, osservando con morbosa attenzione i preadolescenti, come un maniaco nei parchi e alle uscite di scuola, studiando riviste, sitcom e film generazionali.
La serie venne presentata in pompa magna con una conferenza stampa presentata dal dj Linus dallo stilista Fiorucci, riportata da tutte le principali testate italiane e internazionali, e fu addirittura presentata al Comicon di San Diego.
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