In diverse lingue la definizione di questa espressione artistica che amo tanto e di cui ho fatto la mia ragione di vita, racchiude in sé retaggi culutrali del passato che lo liquidavano come linguaggio di secondo ordine destinato a lettori poco intelligenti: in italiano “fumetto”, vezzeggiativo che richiama a un suo elemento grafico certamente non essenziale e non esclusivo; “historietas” in spagnolo che ricorda “storielle” che non possono aspirare ad essere qualcosa di più; “comics” in inglese come se questo linguaggio non avesse in se nulla di serio, ma l’apoteteosi secondo me viene raggiunta dal dialetto della mia regione con “pipinotti”(personaggi scemi e ingenui) 😀 Per fortuna con il tempo alcune parole perdono il loro legame con il significato origiario e vengono associate a quello che rappresentano realmente.